Mi chiamo Ilaria e potrei definirmi una mediatrice interiore. Mi piace pensare che attraverso il mio lavoro, divento un mezzo attraverso il quale tu possa entrare profondamente dentro di te, secondo le tue naturali e uniche possibilità.
Può pensare di concentrarsi, con tutte le sue forze.
Mettere in piedi metodi e tecniche di autoconvincimento, training autogeni, libri e manuali. E in una certa misura, tutto questo ha il suo “perché”, come tutto nelle nostre vite lo ha, anche quando la nostra mente non lo riconosce.
È la Vita che ci conduce. Che ci accompagna nell' affidarci, anche quando sembra di resistere in ogni cellula di noi stessi. Di essere completamente in balia degli eventi, delle situazioni. Anche lì, la Vita ci sta portando. Ci insegna e mostra con amore la nostra via per tornare a Casa. Affidarci sempre più consapevolmente, qualsiasi cosa accada.
Si possono fare programmi, impostare sveglie e promemoria, scrivere sui calendari. Immaginare, anche nei dettagli, come potrà andare una situazione o esperienza. E apparentemente possiamo anche credere che le “cose” vadano come noi avevamo davvero previsto. Illuderci mentalmente di avere un potere quasi infallibile sulla nostra esperienza terrena.
E in un certo senso, da una certa prospettiva, senza portar luce sulla meccanica della mente e delle abitudini, possiamo realmente parlare delle famigerate “profezie autoavveranti”. Senza un reale ascolto interiore, la meccanicità crea le giornate, gestisce e interpreta le relazioni, persino i gusti alimentari. La mente abitudinaria e meccanica crede di poter avere un controllo “onnipotente”. Di tenere tutto al sicuro secondo le sue direttive.
È illusorio perché in realtà c’è qualcosa che va ben oltre la meccanica dell’abitudine. Le briglie mentali che si riversano sul fisico e le emozioni, attraverso sintomi di varia natura.
Oltre tutto questo c’è la Vita. C’è il Cosmo intero che come un direttore d’orchestra, ci accompagna nel diventare consapevoli di essere parte integrante dell’Esistenza.
Respiro dopo respiro, battito dopo battito, incontro dopo incontro.
Tutto ciò che hai vissuto, fino a questo momento in cui stai leggendo queste parole, ha creato ciò che sei. Ciò che stai vivendo creerà ciò che sarai. Potresti anche provare confusione o scetticismo, ma se ti dai la possibilità di lasciar entrare le parole e le sostanze che le sottendono, sentirai facilmente il Pulsare della Vita.
Ecco che giorno dopo giorno, rilascio dopo rilascio, consapevolezza dopo consapevolezza, questo ascolto si fa sempre più grande, sempre più “evidente”. Impossibile da ignorare, nonostante i pensieri, le difficoltà o "intoppi".
Non sei più tu a scegliere mentalmente di affidarti, non c’è più la mente che cerca la nuova tecnica per entrare nell’adesso.
Non ti resta che accogliere la Vita in ogni sua espressione. Ti rendi conto di quanto tutto sia realmente perfetto. Abbia il suo necessario svolgimento, anche quando per la mente è difficile trovarne il senso.
Affidarsi diventa come il respirare: una necessità esistenziale su cui portare l’attenzione e poter “contare”. Un punto di riferimento che permette, in ogni istante, di uscire dalla confusione ed entrare nella Realtà.
Non significa rimanere inermi o non prendere decisioni. Significa prendersi la responsabilità di essere presenti nella propria Vita. Rendersi conto di quanto ognuno di noi possa fare la differenza e portare il proprio contributo nel Mondo, partendo proprio dalla presa di Coscienza di Sé.
Affidarsi consapevolmente permette di uscire dai meccanismi perversi che inchiodano all’abitudine, al senso di insoddisfazione o inutilità, per entrare nel proprio universo creativo. Lasciarlo libero di respirare ed esprimersi portando Bellezza in tutto ciò che ci circonda.
Ci vuole il Coraggio di ascoltare la voce del Cuore. Di seguire con maggior chiarezza quella direzione interiore che è sempre stata li davanti e sempre ci ha accompagnati. Anche quando apparentemente tutto sembrava andare storto, perché semplicemente avevamo bisogno di esplorare la sofferenza e i suoi insegnamenti.
Per andare oltre i concetti e le parole, non ti resta che toccare con mano tutto questo con semplicità e spirito di avventura!
Possiamo farlo insieme, se lo desideri, ne sarò felice!
A presto
Ilaria
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Sono Ilaria e potrei definirmi una Mediatrice Interiore. Per accompagnarti, mi lascio condurre e sostenere dalle saggezze dello Zen Shiatsu, dalla Decodifica Transgenerazionale abbinata all’Ipnosi Regressiva e dalla Ricerca Interiore.
Professione non sanitaria regolamentata dalla legge 4/2013. I servizi e percorsi offerti non si sostituiscono in alcun modo ad eventuali prestazioni mediche, psicoterapeutiche o psichiatriche.
Bellissima riflessione ❤️
Grazie Monica per aver colto e accolto questo piccolo viaggio condiviso
Queste parole mi hanno fatto ricordare di una preghiera che mi aveva dato mia madre e che leggevo sempre nei momenti di sconforto. Era la preghiera scritta da un sacerdote napoletano chiamata "Atto di Abbandono". Si trattava di una preghiera cristiana, ma il concetto di fondo mi sembra vicino e penso si possa intendere anche in un senso di fede allargato, oltre le confessioni religiose.
Nel discorso immaginario, a un certo punto Cristo dice queste parole: "Vi rivolgete a me, ma volete che io mi adatti alle vostre idee, non siete infermi che domandano al medico la cura, ma che gliela suggeriscono". Mi hanno sempre toccato molto queste parole, forse perché io ho e faccio spesso proprio in questo modo.
Grazie Valeria, le tue condivisioni toccano dolcemente il punto 🙂
Ti suggerisco di accorgerti e di ascoltare quello spazio che si apre quando arriva questo tipo di collegamento, tutt'altro che razionale 🙂