Mi chiamo Ilaria e potrei definirmi una mediatrice interiore. Mi piace pensare che attraverso il mio lavoro, divento un mezzo attraverso il quale tu possa entrare profondamente dentro di te, secondo le tue naturali e uniche possibilità.
32 — Accade sovente che l’idea di consonanza non sia ben capita. Alcuni la pensano come una forte sonorità, mentre può essere inaudibile, come la tensione del cuore. Poiché invero è il cuore che canta, e suona, e riempie tutto l’organismo di una energia speciale. La stessa preghiera, AUM, può essere silente nel cuore, eppure generare le medesime vibrazioni del suono pronunciato. Bisogna imparare le espressioni del cuore. Non c’è modo migliore per manifestare il proprio fervore costante che con la preghiera del cuore.
Agni Yoga
Non sono tanto le azioni o le esperienze in sé a fare la differenza, quanto ciò che le muove. Da quale spazio le vivi o meno, quali pensieri ti accompagnano, quanto coinvolgimento c’è con quei pensieri e azioni. Quanto giudizio impregna l’idea che hai di te e degli altri, dei gesti, pensieri o parole, relazioni comprese.
Come abbiamo visto nell’articolo “Non tutto il caldo viene per nuocere”, l’estate, in Medicina Tradizionale Cinese (MTC), va a braccetto con l’Elemento Fuoco.
Se ricevi la newsletter, hai forse anche letto la guida gratuita dedicata a questa stagione. Hai scoperto che abbiamo ben due coppie di Meridiani a servizio di questo meraviglioso elemento. Che le parole chiave ad esso associato sono Interpretazione, Discernimento, Circolazione e Termoregolazione.
Devi sapere che proprio sotto la giurisdizione del Fuoco, il Meridiano di Cuore porta avanti il suo ruolo di Imperatore, sostenuto dagli altri membri del gruppo e, naturalmente, dagli altri Elementi.
In Mtc, si parla concretamente di “svuotare il Cuore” e sono certa tu possa tranquillamente immaginare almeno i contorni di questa espressione.
Immagina una coppa piena di una qualsiasi sostanza e che ci sia qualcuno che costantemente vi versa sopra altro materiale.
Fosse anche il nettare più pregiato e lucente, la coppa non potrà far altro che strabordare. Impossibilitata ad accogliere ciò che viene versato, non potrà rendersi conto di ciò che è già presente nella coppa. In un costante lavorio invasivo fine a sé stesso.
Lo stesso vale per te, per me, per tutti noi e i nostri Cuori.
Quella sottile sensazione di inadeguatezza, quasi impercettibile, mentre compi un gesto apparentemente banale. Un risentito che sembra legittimo verso qualcosa o qualcuno, il senso di insoddisfazione che colora anche le situazioni più “simpatiche” perché c’è quel qualcosa che vedi come imperfetto o che potrebbe andare diversamente.
La convinzione che se quella situazione, relazione o persona fossero diverse, allora sì che tutto andrebbe bene. Il sentirsi incalzare dal tempo che passa con annessa paura di invecchiare, che porta alla smania di collezionare esperienze come figurine di un album immaginario.
Questi sono solo alcuni esempi, potrebbero proseguire all’infinito ma sono certa che stai cogliendo il punto. Il Cuore si riempie di tutte quelle emozioni, interpretazioni, convinzioni o idee basate su modelli o metri di paragone preconfezionati e che si credono propri.
Tutto questo vale anche per emozioni e contesti visti come “positivi” ma comunque viziati da paragoni o giudizi. Il bisogno di raggiungere obiettivi e riconoscimenti per dimostrare che “non si è poi così male”, l’euforia che porta con sé quel momentaneo senso di evasione da una condizione che si vede come sbagliata o poco interessante. Il bisogno di essere bravi e buoni a tutti i costi soffocando quelle parti che si giudicano “non politicamente corrette”. Il Cuore si riempie di paragoni, giudizi, anche positivi, e di cui spesso non ci si rende nemmeno conto perché li si ritiene “normali”.
Un Cuore pieno porta con sé irritabilità, insonnia, tendenza a sentirsi sopraffatti, scarsa pazienza, incapacità di vedere con lucidità le situazioni, difficoltà di entrare empaticamente in relazione con l’altro, bisogno di provare “emozioni forti” per sentirsi (apparentemente) vivi ecc...
Rendersi conto, con calma e amorevolezza, di tutto questo è un ottimo passo per accorgersi gentilmente di ciò che si sta portando avanti, per poi lasciarlo delicatamente andare.
Potrebbe sembrarti una domanda filosofica o quantomeno lontana da ciò che normalmente viene considerato “concreto” ma ti chiedo di fare un piccolo sforzo. Di provare a percepire, proprio ora, il peso del tuo Cuore.
Lascia da parte pre-giudizi, timori o ansie da prestazione. Qui su Slegàmi non c’è spazio per la performance né per la ricerca di stereotipi da raggiungere, siamo qui proprio andare oltre!
Chiudi gli occhi, se senti possa aiutarti e prova a portare la tua attenzione nella zona del petto.
Respira dolcemente questo luogo. Lascialo respirare, a sua volta, con naturalezza senza sforzi né imposizioni. Accorgiti di questo spazio. Senza fretta o forzatura. Lascialo muovere, anche attraverso il naturale movimento respiratorio. Non soffermarti ad analizzare o descrivere minuziosamente cosa senti. Accorgiti di sentire, che è già molto, credimi!
Ecco ora, in tutta onestà e amorevolezza, prova a percepirne il “peso” non in termini di quantità ma di qualità. Lo so può sembrarti un po' assurdo ma ti chiedo di fidarti e proseguire in questo piccolo ascolto al quanto accogliente e amorevole.
Datti il tempo di assaporare questo contatto mai scontato, quanto necessario. Senza fretta di voler andare avanti o il timore di ciò che può affiorare. Attraversa questa opportunità in Leggerezza, al di là di ciò che la mente possa credere. Respirala, con quella punta di spirito avventuriero che permette di andare un poco oltre ciò che pensi di conoscere o sapere.
Quando senti di aver concluso il viaggio, dolcemente riapri gli occhi.
Se pensavi fossero solo i grandi traumi a riempire il tuo Cuore, ora ti accorgi che non è proprio così.
È chiaro che vivere esperienze in modo traumatico contribuisce largamente ad appesantire il Cuore, ma non è solo questo. Anzi spesso e volentieri queste esperienze possono, al contrario, contribuire a svuotarlo, alleggerirlo.
Se accolti nella giusta maniera, infatti, questi avvenimenti, diventano porte di accesso che possono cambiare per sempre la prospettiva con cui Vivi ed osservi ciò che ti circonda, relazioni comprese. Allargano gli orizzonti, fanno toccare con mano le reali priorità, creano spazio.
Possiamo vedere questi eventi come tragedie insormontabili o come occasioni “svuota Cuore di emergenza”.
Se ci fai caso, nei momenti “difficili” o di bisogno, qualcosa dentro si apre senza fare nulla.
Si creano varchi di comunicazione con gli altri, ci si accorge delle reali priorità, scartando tutto il resto. Si riesce a Discernere con più facilità, se si rimane lucidi, è importante ricordarlo.
Non si tratta di vivere con rigidità il tuo quotidiano o controllare ogni mossa aspettandoti al varco. Nutriresti ancora di più le abitudini “intasa Cuore” ! Sì tratta di accorgersi sempre più di ciò che accade.
Già accorgersi di un “ingorgo” cardiaco è oro, credimi!
Da lì, si possono muovere passi differenti. Prendere nuove strade che porteranno, col tempo, a nuove abitudini ed esperienze.
Per rasserenare la mente, che potrebbe sentirsi sull’avvilimento andante, è importante ricordare che non vi è nulla da dover stravolgere. Che sia sbagliato. Né ci sono condotte morali da osservare con rigidità.
Occorre dire alla mente che è possibile entrare in nuovi spazi di ascolto che permettono di vedere e accogliere valide alternative e possibilità.
Da questo spazio di accoglienza, puoi fin da subito fare un piccolo check.
Vedere ciò che in questo preciso istante è letteralmente superfluo in termini di impegni, desideri, obiettivi, considerazioni su di te e gli altri. Bisogni, opinioni sulla tua vita e quella degli altri, ciò che pensi ti piaccia o meno…
Puoi anche fare delle liste “svuota Cuore” che sicuramente potrebbero svuotare anche la mente, il che non guasta!
Ovviamente non sono messi alla gogna i tuoi metodi per “svaporare” e alleggerire l’eventuale carico che senti. Ti suggerisco solo di viverli in modo più consapevole. Non come vie di fuga, ma come sostegni temporanei ad un processo più ampio, che possa scardinare l’approccio meccanico e consueto agli avvenimenti.
Ti ringrazio per il tempo che hai dedicato a te, attraverso la lettura di questo articolo. Se vuoi curiosare i servizi "pigia" il bottone poco sotto!
Ti abbraccio con Amore
Ilaria
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Sono Ilaria e potrei definirmi una Mediatrice Interiore. Per accompagnarti, mi lascio condurre e sostenere dalle saggezze dello Zen Shiatsu, dalla Decodifica Transgenerazionale abbinata all’Ipnosi Regressiva e dalla Ricerca Interiore.
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