Mi chiamo Ilaria e potrei definirmi una mediatrice interiore. Mi piace pensare che attraverso il mio lavoro, divento un mezzo attraverso il quale tu possa entrare profondamente dentro di te, secondo le tue naturali e uniche possibilità.

conoscimi meglio
31 Ottobre 2025 • ,   

Respira, Rilascia e Risuona attraverso l'autunno

L'Elemento Metallo e i suoi doni

autunno benessere genova
Percorso verde ex guidovia, Ceranesi Ge

L'autunno porta con sé un rinnovamento che solo lui può esprimere.

Le foglie, prima di lasciarsi andare ad un nuovo viaggio, passano dal verde brillante alle infinite sfumature del giallo, arancione e rosso intenso.

La luce diurna, gradualmente diminuisce e regala un'intensità particolare, che è possibile vivere ed assaporare solamente in questa stagione.

Le giornate si accorciano, l'alternanza di cielo sereno e pioggia, agevola piante e alberi nel loro progressivo lasciar andare portandoli a "denudarsi" con l'inverno.

Inizia a far capolino quel dolce bisogno di raccoglimento e silenzio, allentare la presa sulle situazioni e spontaneo rilascio, proprio come la natura generosamente ci mostra.

L'Elemento Metallo e le sue caratteristiche

La stagione autunnale, secondo la Medicina Tradizionale Cinese a cui lo Zen Shiatsu attinge, è sotto la guida dell'Elemento (o Movimento) Metallo, sostenuto dai Meridiani di Polmone e Intestino Crasso.

medicina tradizionale cinese genova
Immagine creata con Canva

Le parole chiave di questo Elemento, sono "Immissione del Ki (energia in giapponese) dell'Universo" ed "Emissione del Ki stagnante" e possiamo comprendere quanto, la relazione interno/esterno, o microcosmo/macrocosmo per usare termini più vicini alla MTC, sia coinvolta. Gli organi ad esso collegati sono i polmoni, l'intestino crasso e la pelle che, da un punto di vista fisico, definiscono, appunto, i nostri confini e punti di relazione con l'esterno.

malanni di stagione
Immagine creata con Canva

Il colore ad esso associato è il bianco ed il gusto è il piccante, di cui occorre imparare a discernere le varie sfumature, senza generalizzare. Per esempio, il piccante della cipolla, sarà diverso da quello del del pepe. Quello dello zenzero differisce di gran lunga dal peperoncino, non solo per il gusto di gusto ma anche e soprattutto in termini energetici.

L'espressione è il pianto e, da un punto di vista emozionale, l'Elemento Metallo ci accompagna ad esplorare la Tristezza che, se ci fai caso, può fare maggiormente capolino proprio in autunno.

tristezza
Immagine creata con Canva

Abbiamo visto, esplorando l'Elemento Fuoco e Terra, che ogni stagione porta con sé importanti occasioni per accogliere e trasformare il nostro modo di vivere. Variazioni di temperature e climi compresi.

Ogni stagione è il risultato di ciò che è avvenuto in quelle precedenti e l'autunno non fa eccezione. Se in estate, attraverso il Fuoco, l'energia del discernimento viene lasciata agire, sarà poi possibile, in autunno, lasciar andare ciò che ormai non è più funzionale al nostro benessere e alla nostra crescita.

Più c'è resistenza maggiore sarà la sofferenza e difficoltà a
lasciar esprimere liberamente un processo che è prima di tutto fisiologico.

Attraverso la respirazione, sperimentiamo costantemente quanto sia fondamentale saper accogliere e lasciar andare al momento opportuno. Più vi è libertà di accogliere e rilasciare, maggiori saranno i benefici e viceversa. Più il respiro è "corto", affannato, "di corsa", maggiori saranno le tensioni e malesseri che potranno subentrare per compensare.

Lo stesso vale per il processo digestivo, nella sua interezza. Cosa accade se non si lascia andare ciò che è stato scartato dall'intestino tenue attraverso il crasso? La digestione "in senso stretto" ne risente e porta con sé quel senso di pieno, che va oltre il piano fisico. L'addome si gonfia, la testa si appesantisce, e ci si sente progressivamente intossicare dall'interno.

Che sia una condizione cronica o estemporanea, la stitichezza porta con sé la chiara sensazione di sentirsi "intasati", bloccati o quantomeno appesantiti.

La stessa cosa vale per i pensieri, gli oggetti e le persone, dove il sentirsi intasati e intossicati si estende al piano materiale, mentale ed emozionale.

Pensa a quei vestiti che non metti da molto tempo. Che magari non ti stanno più o non rispecchiano i tuoi gusti e che continui a tenere nell'armadio all'insegna del "magari potrebbero servire". Alle pile di libri che sai non leggerai mai più, ma non osi immaginare di poterli lasciare andare.

Agli oggetti che gironzolano per casa. Che forse non incontrano molto il tuo gusto o il tuo presente, ma che proprio ti piange il cuore "abbandonare" al loro destino.

A quelle abitudini che senti ormai "vecchie". Quella mole di pensieri, idee e credenze, modelli comportamentali che gravitano nella tua mente per abitudine ma che, a ben guardare, non hanno più nulla da dire.

Come si può accogliere se non si è fatto prima spazio?
stitichezza dissenteria
Immagine creata con Canva

Fino ad arrivare alle relazioni interpersonali. Sì, perché non si trattengono solo scarti biologici, oggetti o abitudini disfunzionali, ma anche le persone.

Le si trattiene se non ci si sente liberi di esprimersi o si impedisce di farlo agli altri. Se, a rapporto concluso, si continua a rimuginare su come sono andate le cose e non si accetta l'accaduto, alimentando magari rancore o disappunto. Quando, nell'attraversare un lutto, si rifiuta il cambiamento che questa delicata, quanto inevitabile, esperienza porta con sé.

Non si lascia andare quando
spaventa ciò che si potrebbe trovare, facendo spazio.

Il rovescio della medaglia, è la difficoltà a trattenere in modo armonico. Che siano flussi di denaro, idee virtuose o relazioni, per lo stesso timore di cambiare, ci si può ritrovare ad allontanare tutto e tutti seguendo l'illusione di potersi difendere da ipotetiche delusioni o abbandoni.

Come per la respirazione, la stitichezza o dissenteria, si proverà comunque dolore e malessere, anche se apparentemente vi è una manifestazione esterna differente.

Ecco che anche i classici "malanni di stagione", assumono sfumature nuove, ricche di opportunità per accogliere ed ascoltare ciò che si muove al proprio interno.

Un maggiore ascolto di ciò che vivi e di come stai, anche a livello fisico ed emotivo, unito ad un piano energetico in equilibrio, sono importanti sostegni per vivere in maniera armonica i cambiamenti e rilasci.

La tristezza come punto di svolta

Il Metallo e l'autunno, ci accompagnano dolcemente a vedere quanto, il trattenere e il rifiutare, non siano le strade "vincenti" per il nostro benessere e di chi ci circonda. In entrambi i casi vi è il tentativo di allontanare ciò che la mente percepisce come doloroso ma che in realtà, non arriva per nuocere.

Pensa a quella volta che, inaspettatamente, hai permesso alle lacrime di scendere liberamente e al senso di leggerezza che hai provato nel lasciar andare. E alle volte che per timore o educazione hai trattenuto quelle lacrime perché "non sta bene" o è "sintomo di debolezza"...

La Tristezza, che come abbiamo visto è sotto la guida dell'Elemento Metallo, porta con sé doni inestimabili, se solo le concediamo di esprimersi senza timori e pregiudizi. Lei arriva quando si è troppo di corsa e si tenta di scappare da ciò che si ha dentro. Quando si cerca di tappare quei vuoti esistenziali che nulla hanno a che fare con l'auto nuova, la promozione sul lavoro o un viaggio esotico.

Ci permette di addolcire e ammorbidire
il nostro cuore, quando rischia di inaridirsi.

Se accolta con amore, aiuta ad accogliere la propria umanità, ciò che normalmente si vede come limite o mancanza e che si tenta a tutti i costi di nascondere e soffocare.

La Tristezza è un balsamo che scioglie gli spigoli interiori, abbassa i muraglioni di separazione, permette di entrare in empatia con sé stessi e gli altri senza chiedere nulla in cambio.

Occorre solo darle fiducia e, imitando gli alberi, spogliarsi di quegli strati che soffocano anziché riscaldare o proteggere.

Più si lascia andare in modo armonico,
più sarà possibile toccare livelli di delicatezza e bellezza sempre maggiori.
Percorso verde ex guidovia, Ceranesi, Genova

Immagina se gli alberi e le piante rifiutassero di accogliere l'autunno e a quali spettacolari paesaggi dovremmo rinunciare, per non parlare della sofferenza che loro stessi proverebbero.

Lo stesso vale per ognuno di noi.

Fare spazio, rilasciare ciò che non risuona più e appesantisce, è un atto d'amore verso noi stessi e la Vita. Può sembrare difficile solo perdendo di vista la prospettiva globale e naturale delle cose. Ogni volta che ti sembra difficile accogliere un'emozione, lasciar scorrere le lacrime sul tuo viso o rilasciare una situazione o abitudine, ricordati della naturalità con cui una foglia si lascia dolcemente andare. Di quanto siano meravigliosi i prati colorati dalle foglie degli alberi che gli stanno intorno e i monti spennellati delle tonalità del rosso o del giallo.

Non dimenticarti di tutta la Fiducia con cui la natura si spoglia e mostra nuda, seguendo la Saggezza della Vita che vi scorre attraverso.

Questo è un ottimo momento per imparare a comprendere e accogliere, in maniera più profonda, i momenti per te più delicati non solo sul piano fisico ma anche emotivo. Scoprire come attraversarli in modo nuovo, con maggior amore ed accoglienza. Smettere di "stringere i denti" (trattenere) in attesa che passi solcando vecchi circoli viziosi.

Se da qualche parte la tua mente inizia ad elencare tutte le difficoltà e impossibilità (scuse!) per cui lasciar andare questa o quella situazione (o libro!) è francamente impossibile, significa anche che da qualche altra parte qualcosa ha iniziato a pulsare e farsi sentire. Sente che è davvero arrivato il momento di dare spazio ad un respiro più ampio, non solo fisicamente, a ciò che per te è realmente importante. Di rilasciare ciò che appesantisce e non ti fa brillare, ritrovare quell'energia ed entusiasmo verso la vita che magari hai messo un pò in cantina. Risuonare con la tua umanità ed empatia, accorciando il senso di separazione interiore ed esteriore.

Piccolo spazio di ascolto giocoso
  • Prendi carta e penna e scrivi a ruota libera tutto ciò che in questo momento senti di trattenere e voler controllare. Senza giudizio né dare il tempo alla mente di trovare "validi motivi" per non scriverli! Cerca di andare a fondo in leggerezza, mal che vada avrai almeno allentato la presa e svuotato almeno un poco la tua mente!
  • Prendi un foglio e dei colori e, seguendo la tua creatività (nota tecnica tutti ne siamo dotati, anche quando pensiamo il contrario!), scrivi la parola tristezza provando a interagire con lei. Cerca di ascoltare cosa si muove a livello di sensazioni ma anche di credenze e idee che hai su questa preziosa emozione. Disegna, scrivi frasi o parole che possano descrivere cosa, in questo tuo presente, rappresenta per te.

Non mi resta che augurarti buon rilascio e accoglienza e ricordarti che, se lo vorrai, sarò felice di accompagnarti in questo meraviglioso viaggio fatto di ascolto e leggerezza dell'essere.

Con Affetto,

Ilaria

Ricevi già la newsletter targata Slegàmi? Sali a bordo per ricevere approfondimenti, promozioni in anteprima, aggiornamenti e spunti di osservazione da portare con te nelle giornate.

Ti è piaciuto l'articolo?
Mandalo a chi pensi possa trarne beneficio, la condivisione è importante!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Altre letture per te

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere aggiornamenti, promozioni e un dono di benvenuto!

iscriviti →

Sono Ilaria e potrei definirmi una Mediatrice Interiore. Per accompagnarti, mi lascio condurre e sostenere dalle saggezze dello Zen Shiatsu, dalla Decodifica Transgenerazionale abbinata all’Ipnosi Regressiva e dalla Ricerca Interiore.

Professione non sanitaria regolamentata dalla legge 4/2013. I servizi e percorsi offerti non si sostituiscono in alcun modo ad eventuali prestazioni mediche, psicoterapeutiche o psichiatriche.

© 2025 Slegàmi di Ilaria Casalini | P.IVA 02404710994 | Privacy Policy & Notice | Cookie Policy | Preferenze Cookie | Brand & Web design Miel Café Design | Brand photo Francesca Paladini
bubblemagnifiercrossmenuchevron-down